10 attori che hanno chiesto scusa per un ruolo politicamente scorretto
10 attori che hanno chiesto scusa per un ruolo politicamente scorretto
Cristiano Bolla
Foto: Getty Images
ANNE HATHAWAY - Lo scorso anno, l'attrice è stata coinvolta in una polemica per il film Grand High Witch, in cui indossa protesi alle mani. Ha dichiarato sui social: «Ho recentemente appreso quante persone con differenze negli arti, specialmente bambini, soffrono cosa è stato mostrato in Le Streghe. Da qualcuno che crede fortemente nell'inclusività e detesta assolutamente la crudeltà, vi devo delle scuse per il dolore causato. Mi spiace».
ED SKREIN - L'attore si è scusato per aver accettato un personaggio di origine asiatica (Major Ben Daimio) nel reboot di Hellboy del 2019. Lo ha fatto tramite Instagram: «È chiaro che rappresentare questo personaggio nella sua accuratezza culturale è molto importante per le persone e che negare questa responsabilità farebbe continuare la preoccupante tendenza ad oscurare le voci e le storie delle minoranze etniche nell'arte. Penso sia importante onorare e rispettare questo. Per questo faccio un passo indietro affinché la parte vada a qualcuno di appropriato». Il ruolo è andato a Daniel Dae Kim.
EMMA STONE - La parte per cui l'attrice Oscar per La La Land si è dovuta scusare è quella del film Aloha, in cui ha interpretato un personaggio di origini asiatiche e hawaiane. Ai Golden Globe del 2019, aveva gridato «Scusami!» a Sandra Oh, che dal palco stava parlando proprio di quella scelta di casting decisamente fuori dalla cultura di riferimento del personaggio.
GWYNETH PALTROW - Nel 2001 l'attrice ha girato Amore a prima svista con Jack Black, nella parte di un uomo che "ipnotizzato" vede come molto magra una donna in realtà molto grassa. Per il film, la Paltrow dovette indossare un costume molto pacchiano e la stessa attrice nel 2020 ha definito quell'esperienza «Disastrosa».
JAKE GYLLENHAAL - L'attore di tanti film di successo si è scusato per aver portato sul grande schermo il Principe Dastan di Prince of Persia, nel 2010. Un altro caso di ruolo etnico che ha subito white-washing, suscitando molta polemica. Pochi anni fa, ha dichiarato: «Ho imparato molto da quel film e speso molto tempo per cercare di essere più accorto sui ruolo che scelgo e sul perchè lo faccio. Non era il ruolo giusto per me»
JULIANNE MOORE - Lo scorso anno, durante un'intervista a Variety, l'attrice premio Oscar per Still Alice è tornata sulla parte nel film The Kids Are Allright, per il quale la co-star Annette Bening è stata candidata all'Oscar e ha vinto un Golden Globe. Le due interpretano una coppia lesbica, pur essendo entrambe etero. La Moore ha dichiarato: «Guardo indietro e dico "Ouch. Wow". Non penso lo faremmo oggi. Non so se saremmo a nostro agio. Dobbiamo dare rappresentanza alle persone».
ROONEY MARA - «Ho odiato, odiato, veramente odiato essere da quel lato del discorso whitewashing. Davvero. Non voglio essere mai più da quel lato. Posso capir perchè le persone erano così arrabbiate e frustrate» ha detto al Telegraph la compagnia di Joaquin Phoenix, parlando della sua parte come Tiger Lily, la principessa nativa americana presente nell'adattamento Pan del 2015. Un'esperienza che l'ha segnata, in negativo, e per la quale si è scusata.
ZOE SALDANA - Nel 2016 l'attrice de Guardiani della Galassia ha portato su schermo la storia della leggendaria cantante Nina Simone, icona della comunità nera. La Saldana però ha origini dominicane, portoricane e libanesi e per questo si è scusata: «Avrei dovuto fare tutto ciò in mio potere perché a interpretare un'eccezionale donna nera fosse davvero una donna nera», ha detto sul suo profilo Instagram.
SCARLETT JOHANSSON - L'attrice di Vedova Nera ha considerato di accettare la parte di Dante Tex Gill, transgender che negli anni '70 ha gestito dei centri massaggi illegali. La polemica per la notizia attorno al film Rub & Tug, le ha però aperto gli occhi: «La nostra comprensione culturale delle persone transgender continua ad avanzare, ho imparato molto dalla comunità dopo la mia iniziale dichiarazione sul casting e ho capito che è stata insensibile», lo ha detto in un comunicato con il quale rifiutava ufficialmente la parte.
HALLE BERRY - Caso simile a quello della Johansson. Anche l'attrice premio Oscar per Monster's Ball ha considerato la parte di un uomo transessuale. Lei stessa su Instagram si era detta molto contenta di poter tuffarsi in quel mondo, dichiarando così la sua estraneità allo stesso. In seguito, ha invece rilasciato una dichiarazione su Twitter: «Nel weekend ho avuto la possibilità di discutere della mia considerazione per il ruolo di un uomo transgender. Voglio scusarmi per quelle frasi. Da donna cisgender, ora capisco che non avrei dovuto considerare quella parte e che la comunità transgender debba innegabilmente avere la possibilità di raccontare la propria storia».
Nel corso degli anni, sono numerosi gli attori che si sono detti pentiti per aver determinati personaggi. Appropriazione culturale, disabilità, molte le motivazioni ma un unico risultato: hanno chiesto scusa per aver recitato una parte ritenuta “politicamente scorretta”.
Nella nostra gallery, 10attori e attrici che si sono scusati per ruoli scorretti.
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