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MARLON WAYANS - Anche l'attore afroamericano ha speso gran parte della sua carriera nel cinema demenziale (è infatti celebre per il ruolo di Shorty in Scary Movie), ma se parliamo di qualità e apprezzamento è solo uno il film di successo. Curiosamente, si tratta di un altro titolo di Darren Aronofsky: Requiem for a Dream, dove interpretava lo spacciatore Tyrone.

JAMIE DORNAN - È IL Christian Grey della saga di Cinquanta sfumature di grigio, ma no: non è questo l'unico film apprezzato nella carriera dell'attore. Fatta eccezione per l'esordio in Marie Antoinette di Sofia Coppola in cui aveva un piccolo ruolo, l'unico altro ruolo di spessore di Dornan è il film di guerra Anthropoid di Sean Ellis, elogiato proprio per la qualità delle interpretazioni.

JESSICA ALBA - Dal lontano 2005 la carriera di Jessica Alba non è impennata, anzi. Dopo un discreto percorso di esordio che l'ha portata al ruolo di Honey, sembrata lanciata grazie al ruolo in Sin City di Robert Rodriguez, trasposizione cinematografica di uno dei fumetti più importanti degli anni '90. Tuttavia, resta l'unico "fiore all'occhiello" di Jessica Alba e forse i due film dei Fantastici Quattro non hanno aiutato.

KEVIN JAMES - Altro volto decisamente conosciuto dal grande pubblico, ma che in quanto a qualità ha fatto delle scelte di carriera quantomeno discutibili. Tra le tante commedie cui ha preso parte, solo con Hitch - Lui si che capisce le donne del 2005 Kevin James ha ottenuto un buon riscontro: primo ruolo da protagonista e sinora l'unico veramente ricordabile per i giusti motivi.

TOM HULCE - Il nome non vi dice molto? L'aspetto nella foto neppure? Forse perchè dopo il film più celebre della sua carriera non ha preso parte a pellicole di spessore, preferendo spesso il palcoscenico teatrale. Eppure Tom Hulce è stato il Wolfgang Amadeus Mozart di Milos Forman nel film Amadeus, vincitore di ben 8 Oscar nel 1984.

LINDA BLAIR - Il suo nome va di pari passo con il film che l'ha resa famosa, vero e proprio capolavoro della storia dell'horror. "Linda Blair dell'Esorcista" è quasi una parola unica grazie all'iconica parte nel film di William Friedkin. Il volto tumefatto di Regan dà ancora gli incubi a molti spettatori, ma dopo quell'esperienza l'attrice non ha più avuto ruoli di primo piano, smarrendosi anche in una vita sregolata segnata da dipendenze di ogni genere.

BRANDON LEE - Purtroppo, il primogenito della leggenda delle arti marziali Bruce Lee non ha avuto modo di farsi ricordare per altro ruolo che quello di Eric Draven nel film Il Corvo. Una carriera che sarebbe potuta essere ottima, terminata anzitempo a causa della sua morte, a 28 anni, durante un tragico incidente proprio durante le riprese del film cui sarà per sempre legato.

ALEXANDRA DADDARIO - L'esplosione definitivamente della sua notorietà è dovuta al suo ruolo nella serie True Detective, ma guardando alla sua filmografia è solo uno il titolo che vale la pena ricordare finora. Si tratta de Il Calamaro e la Balena, quarto film di Noah Baumbach, lungometraggio che tra l'altro ha segnato anche il suo esordio cinematografico. Da lì in poi, tante serie e film, ma nessuno particolarmente di rilievo.

JADEN SMITH - Figlio d'arte ed artista poliedrico diviso tra recitazione e musica, la carriera cinematografica del figlio di Will e Jada Pinkett Smith è ferma al suo esordio al fianco del padre in La Ricerca della Felicità di Gabriele Muccino. Un ruolo struggente e l'unico per cui è stato apprezzato, giovanissimo: Ultimatum alla Terra, Karate Kid o l'altro film girato col padre After Earth non sono stati affatto all'altezza di quello sfolgorante esordio.