Negli anni ’50 studiare, diventare maestra e lasciare la propria terra era, per una donna, un atto di coraggio. L’esordiente Giorgia Cecere (già assistente di Amelio e sceneggiatrice per Winspeare) dipinge con rigore e sensibilità questo ritratto al femminile di una giovane donna orgogliosa e determinata ma che sarà costretta ad affrontare le disillusioni della vita e dell’amore. Il primo incarico è così un timido inno di libertà ed emancipazione. Ma soprattutto un film che regala a Isabella Ragonese una grande interpretazione “solista”, unica attrice in un film di contadini, pastori e massaie. Girato in Salento, la natura è l’altra grande protagonista del film (la regista ha avuto a che fare con Olmi, e si vede…). Un’ambientazione bucolica, arcaica e dai tratti ostili, sottolineata da una fotografia impressionista che gioca con la luce e i colori delle stagioni.
Regia: Giorgia Cecere
Interpreti: Isabella Ragonese, Francesco Chiarello, Alberto Boll
Trama: Nel 1953, Nena deve lasciare famiglia e fidanzato per trasferirsi in un paesino del Salento per il suo primo incarico di maestra.
Online: teodoracinema.blogspot.com
Da vedere perché: per godersi una brava Ragonese alle prese con una storia d’altri tempi.
La scheda è pubblicata su Best Movie di maggio a pag. 120
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