Per i fan della saga di Guerre Stellari segnaliamo Star Wars Rebellion, il board game che vi aiuterà a ripercorrere le vicende della prima trilogia. Tirate i dadi e iniziate a combattere l’Impero a fianco degli eroi della saga.
Da più di quarant’anni un vastissimo pubblico segue col fiato sospeso ciò che è accaduto tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana. Gli spin-off della prima Trilogia hanno fatto sì che intere generazioni si emozionino con le avventure mirabolanti di Luke, Leia e Han Solo. Ma non solo il cinema contribuisce ad alimentare questo immaginario collettivo.
Vi parleremo ora di Star Wars Rebellion, il gioco da tavola dove sarà possibile immedesimarsi nella lotta tra Darth Vader e i Ribelli.
Star Wars Rebellion: un board game gigantesco. Cosa troviamo sollevato il coperchio?
Corey Konieczka, l’autore di questo gioco di strategia, ha deciso di fare le cose in grande, a partire dalle dimensioni della scatola: il solo tabellone occupa un intero tavolo da sei persone. Ma questo è appena l’inizio: sarà possibile utilizzare un numero spropositato di dettagliatissime Miniature dei personaggi, divise in modo impari: 153 figurine, di cui 64 (di colore chiaro) per i Ribelli e 89 (grige) per i seguaci del Lato Oscuro.
In dotazione, inoltre, ben due Morti Nere, più le loro versioni distrutte, accompagnate da degli Star Destroyer dalle altrettante importanti dimensioni. Più contenute, invece, quelle delle navi di proprietà della Resistenza.
Il gioco comprende ben 5 mazzi di carte: Carte Obiettivo, Carte Progetti, Carte Sonda, Carte Azione, Carte Tattica, per la precisione. Sono di grandezza variabile, a seconda della categoria, ma tutte ricche di particolari, rigide e resistenti, a prova dei giocatori più solerti.
Come se non bastasse, a questo vanno aggiunti i segnalini di cartoncino che raffigurano i Leader delle due fazioni, i protagonisti di Una Nuova Speranza, L’Impero Colpisce Ancora e Il Ritorno dello Jedi, per intenderci. Prerogativa di ciascuno di queste saranno delle abilità specifiche, da utilizzare al meglio nel corso del gioco.
A completare l’opera, 10 dadi di due colori diversi.
Star Wars Rebellion: game on!
Prima di proseguire, una cosa è da chiarire una volta per tutte: si tratta di un gioco complicato, poco adatto ai “giocatori della domenica”. Mentre per quanto riguarda i veri appassionati di strategia, che la sfida abbia inizio!
Rebellion è pensato per un minimo di 2 giocatori, fino a un massimo di 4. Ciò che si vuole riprodurre sono, essenzialmente, le battaglie galattiche tra le gli alleati di Luke e quelli di Darth Vader.
La partita si articola per turni e si divide in tre fasi: la prima di pianificazione – potremmo dire passiva – la seconda, di tipo attivo, durante la quale si dovranno risolvere le missioni. La terza, di ripristino ed è perciò essenziale.
In buona sostanza, inizialmente gli Imperiali e i Ribelli compiono le stesse azioni: scelgono dei Leader dalla loro riserva e assegnano loro dei compiti da svolgere nella galassia, a secondo dei loro punti di forza. Questa prima fase si fa a carte coperte. Successivamente si darà il via alle missioni. Al termine di queste queste, in base ai sistemi occupati ai giocatori sarà concesso di rimpolpare le fila dei propri schieramenti.
Avviandosi verso la conclusione, i giocatori ribelli, inoltre, dovranno portare a termine i loro obbiettivi, finora rimasti segreti. Il tutto, inutile dirlo, seguendo delle dinamiche apposite, regolate da un complesso sistema di alternanza dei turni. Soprattutto il ritmo delle battaglie vere e proprie sarà abbastanza lento.
Star Wars Rebellion: un esempio di gameplay asimmetrico
In particolare, il concept del gioco è chiaro: lo scopo del giocatore imperiale è quello di annientare la Resistenza. E per fare questo ha moltissime risorse a disposizione. In netta posizione di svantaggio, invece, si trova da subito il giocatore dalla parte dei Ribelli. Le sue priorità sono essenzialmente restare in vita, mantenere nascosta la sua base, bluffare in modo da sventare gli attacchi devastanti del Lato Oscuro.
L’intero svolgimento è pensato per realizzare due tipi completamente diversi di approccio alla partita: una sensazione di onnipotenza invaderà i cattivi, mentre per i buoni è chiaro che se si vorrà ottenere la vittoria la si dovrà sudare.
Dunque, è un gioco sbilanciato? Sì, ma il punto è che deve esserlo! Dopo tutto, l’atmosfera che si intende riprodurre è esattamente quella descritta nei film della saga.
Un gioco a tema strutturato e complesso, ma che sa regalare vere soddisfazioni una volta comprese le sue dinamiche essenziali. Da provare.
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