Esattamente come accade sullo schermo, Stranger Things 4 stabilisce strane connessioni tra diverse realtà, in particolare quella dei protagonisti della serie e il nostro mondo reale. Netflix ha infatti reso realmente attiva la linea di un numero di telefono menzionato nel volume 1 della quarta stagione della serie (leggete QUI la nostra recensione), permettendo quindi agli spettatori di chiamarlo veramente.
La linea telefonica in questione viene rivelata nel “Capitolo cinque: Il progetto Nina”, dove Mike (Finn Wolfhard), Will (Noah Schnapp), Jonathan (Charlie Heaton) e Argyle (Eduardo Franco) sono impegnati in una nuova missione per individuare Undici (Millie Bobby Brown). E funziona davvero. Si tratta del numero americano 202-968-6161 (il prefisso è quello dello stato di Washington) che viene dato a Mike da uno degli agenti del dottor Owens (Paul Reiser), poco prima di morire per proteggere il gruppo. L’agente spinge i ragazzi a contattare “Nina”: Mike trova il numero scritto su un biglietto nascosto nella penna dell’agente.
Negli anni ’80 di Stranger Things 4 nessun adolescente possedeva un cellulare, quindi il gruppo fa la chiamata da un telefono pubblico e Mike sente “un mucchio di strani rumori”, ma Jonathan prende la cornetta e scopre che, in realtà, stanno chiamando un computer. Nella serie, i ragazzi non sanno ancora che il computer è collegato al “Progetto Nina”, un’iniziativa guidata dal dottor Owens e Martin Brenner (Matthew Modine) per aiutare Undici a recuperare i suoi poteri.
La stessa cosa accade quando gli spettatori chiamano il numero “Nina” di Stranger Things, localizzato negli Stati Uniti: a rispondere sono gli strani rumori di un vecchio modem. E poi squilli, segnali acustici, clic sulla tastiera e una forte esplosione. La chiamata dura in tutto un minuto, prima di disconnettersi automaticamente. Naturalmente, si tratta di una geniale operazione di marketing di Netflix, che già un’altra volta aveva attivato un numero apposta per gli spettatori di Stranger Things. Già nella terza stagione appariva infatti un numero legato all’apparente morte di Jim Hopper (David Harbour): era il numero di casa di Murray (Brett Gelman). Chiamandolo, gli spettatori potevano ascoltare i messaggi vocali del personaggio, tra i quali uno lasciato da Joyce (Winona Ryder).
Fonte: SR
Foto: Netflix
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