La libertà di essere se stessi. Fino in fondo, senza compromessi. Di poter scegliere da che parte della barricata stare pur essendo fanatici e integralisti. È questo il paradosso su cui si fonda Mrs America, una nuova straordinaria serie al femminile. Protagonista una monumentale Cate Blanchett che si è calata nei panni di Phyllis Schlafly, conservatrice cattolica e arcinemica delle femministe che negli anni ’70 riuscì a convincere un intero Paese a votare contro l’Equal Rights Emendament (ERA), ovvero l’emendamento che avrebbe riconosciuto pari diritti e dignità a tutti i cittadini senza distinzione di sesso.
Mrs America – La rivoluzione che ha cambiato un’… ERA
Perché quello che oggi diamo per scontato, solo poche decine di anni fa non era un diritto riconosciuto e la strada per ottenerlo è rimasta sbarrata a lungo proprio per colpa del movimento femminile di massa che la Schlafly aveva fondato per proteggere la famiglia tradizionale ed evitare che le femministe dell’epoca “contagiassero” la mentalità con idee liberali e assurde come il diritto all’aborto e il matrimonio tra omosessuali, ma non solo. Impensabile per lei anche soltanto immaginare che le donne potessero essere costrette a lavorare (è loro diritto stare a casa a badare a marito e figli) senza avere così la certezza di venire mantenute dai loro mariti ricchi.
Di cosa parla Mrs America
Mrs. America, miniserie in nove puntate diretta da Dahvi Waller (Mad Men), racconta appunto dell’ascesa di questa lady di ferro che, altro paradosso, abbandonò la cura della famiglia per scendere in politica e diventare una leader autorevole capace di smuovere le coscienze di massa (per assurdo anche quelle delle donne che non facevano parte della classe sociale più agiata). Al suo fianco ritroviamo importanti figure leggendarie tra le fila delle femministe come Gloria Steinem (nei cui panni si è calata Rose Byrne), Betty Friedan (Tracy Ullman), Jill Ruckelshaus (Elizabeth Banks), Bella Abzurg (Margo Martindale) e persino la prima donna di colore ad essere eletta al congresso, Shirley Chrisholm (Uzo Aduba). Una serie di raggelante realismo con un cast indovinato e di incommensurabile bravura. Il tutto sullo sfondo di una ricostruzione storica accuratissima che da l’impressione di aver spostato indietro le lancette del tempo al 1971.