Tutto quello che dovete sapere sulla nuova serie Dispatches from Elsewhere
Dispatches from Elsewhere
Gli indizi stanno ovunque – un volantino su un lampione, un cartone del latte, un annuncio pubblicitario – e i potenziali giocatori pure: ognuno può provare a risolvere il mistero che quegli indizi nascondono, come pezzi di un gigantesco puzzle sparsi per tutta la città. Questo, in sintesi, è il meccanismo di un esperimento sociale lanciato nel 2008 da Jeff Hull, un artista di Oakland, che ha coinvolto in tre anni più di 10 mila partecipanti nella città di San Francisco. Un gioco di realtà alternativa, basato sul concetto di un’installazione artistica pensata per spingere le persone a interagire e collaborare, raccontato poi nel documentario intitolato The Institute, realizzato nel 2013 da Spencer McCall.
Di cosa parla Dispatches from Elsewhere
È proprio a quest’ultimo che si è ispirato Jason Segel per realizzare il suo Dispatches From Elsewhere, serie trasmessa dallo scorso marzo negli Usa su AMC e in arrivo da noi su Amazon Prime Video dopo aver ottenuto un’ottima accoglienza dalla critica (ha totalizzato un punteggio di 8,5 sull’autorevole Rotten Tomatoes). Segel – che in molti ricordano per il suo ruolo nella sitcom How I Meet Your Mother (E alla fine arriva mamma), ma anche per le commedie Sex Tape e Bad Teacher – oltre ad aver curato lo script e ad aver diretto l’episodio pilota – qui interpreta Peter: un esperto di data research che ha perso di vista il senso della sua vita e che, incuriosito, un giorno decide di digitare il numero di telefono trovato per caso su un flyer, scoprendo un mistero che lo mette sulle tracce di una ragazza scomparsa.
Gli episodi di Dispatches from Elsewhere
Ognuno dei dieci episodi è praticamente incentrato su di un personaggio differente nel bel mezzo di una crisi esistenziale. Allo spettatore il compito di mettersi in gioco a sua volta, trovando il filo conduttore che lega le vite dei protagonisti. Nel cast, oltre a Segel, troviamo Andre Benjamin nel ruolo di Fredwynn, un convintissimo teorico delle cospirazioni; Eve Lindly è Simone, un transgender che, nonostante un cambio radicale, continua a sentirsi inadeguata; Richard E. Grant è Octavio Coleman, l’elusiva voce narrante del serial; mentre Sally Field è Janice Foster, una casalinga che si ritrova sola e alle prese con una vita da ricostruire.
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