Al panel della serie di culto Twin Peaks di David Lych e Mark Frost, all’interno della Indigo Ballroom dell’Hilton Bayfront Hotel di San Diego (la cornice era manco a dirlo quella del Comic-Con 2018) erano presenti la produttrice esecutiva Sabrina Sutherland, le star Kimmy Robertson (Lucy Brennan), Harry Goaz (Deputato Andy Brennan), Chrysta Bell (Agente dell’FBI Tammy Preston), Robert Broski (Woodsman), John Pirruccello (vice Ciad Broxford), Eric Edelstein (Detective “Faccina” Fusco), Nicole LaLiberte (Darya), George Griffith (Ray Monroe), Amy Shiels (Candie) e Adele Rene (Tenente Cynthia Knox).
La Sutherland ha rivelato che Lynch le aveva mandato un sms col seguente contenuto: «Ho fatto confusione con i giorni ma ci sarò anch’io lì, sto lavorando con Phillip Jeffries per vedere se riesco ad arrivare. Qui è scivoloso. I fan di Twin Peaks sono i migliori. Nella Red Room, l’agente speciale Dale Cooper ha già vinto l’Emmy.»
L’Accademia degli Emmy non ha nominato nessun attore della terza stagione di Twin Peaks per la recitazione, incluso il protagonista Kyle MacLachlan, che aveva interpretato tre personaggi diversi. La sua performance, stellare, sfumata, come la definisce IndieWire, e spesso destabilizzante, è stata una delle più eclatanti della serie, a detta di molti. L’attrice Chrysta Bell (Tammy Preston) ha dichiarato invece che a suo dire Lynch è la «persona più creativa mai esistita», che è davvero un’iperbole solo fino a un certo punto.
Mentre il resto del panel esplorava altre storie dietro le quinte e altrettanti pensieri casuali, la maggior parte della discussione è risalita al genio unico e irripetibile di David Lynch e al suo stile di regia.
Lynch, in compenso, era stato nominato dagli Emmy come miglior regista: una magra consolazione.
Foto: Getty Images
Fonte: IndieWire
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